PROGETTI TERRITORIALI
 

MILANO_RAGGI VERDI - dal 2003

L’idea dei Raggi Verdi di Milano nasce da una esigenza della società civile raccolta dall’Associazione Interessi Metropolitani all’interno di una apposita commissione a partire dal 2001 . Dare una risposta adeguata al sempre crescente bisogno dei cittadini di riappropriarsi della quotidianità della propria città era l’obiettivo dichiarato: collegando tra di loro in un sistema unitario gli spazi pubblici pedonali o pedonabili, i parchi urbani e i viali alberati. Il Raggio Verde, inteso come connettivo alternativo e informativo, vuole inserire una dimensione di contrasto in una città fino ad ora legata alla sola ed esclusiva efficienza degli spostamenti veloci: l’urban-walking, la passeggiata, si oppongono alla visione frenetica e stressante della vita urbana. L’amministrazione comunale ha colto questa proposta che si è consolidata nel tempo superando il cambio del governo cittadino. E’ stato predisposto quindi un apposito studio di fattibilità, successivamente inserito nel dossier Expo 2005 e all’interno dei sistemi ambientali previsti dal nuovo Piano di Governo del Territorio di Milano. Oggi quattro diversi assessori comunali hanno costituito un gruppo di lavoro permanente per l’attuazione dei Raggi Verdi dimostrando la trasversalità e la permeabilità di questa iniziativa orientata a rendere sempre più permeabile il tessuto urbano di Milano.

Pier Giuseppe Torrani

 

 

CAGLIARI_REVISIONE GENERALE DEL PIANO DEL VERDE URBANO DI CAGLIARI - 2006

Le strategie per il territorio romano vedono un contemporaneo atteggiamento di valorizzazione e promozione dei parchi sovracomunali e dell’Agro Romano, la definizione di nuovi grandi parchi urbani, localizzati nella periferia della città come cura e rilancio delle centralità e un progetto di rilettura degli spazi liberi, che si concentrano lungo la corona del Raccordo Anulare. 
Il tema dell’arcipelago nasce proprio dalla visione dei poli di nuova definizione e dei parchi consolidati cittadini quali atolli verdi esistenti o in via di definizione che necessitano di tornare in primo piano nella vita della città e di essere messi in rete tra loro, andando così a ricomporre quel mosaico ambientale complessivo di 129.000 ettari di superficie verde che fa capo al territorio comunale.


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ROMA_ARCIPELAGO VERDE - 2008

Le strategie per il territorio romano vedono un contemporaneo atteggiamento di valorizzazione e promozione dei parchi sovracomunali e dell’Agro Romano, la definizione di nuovi grandi parchi urbani, localizzati nella periferia della città come cura e rilancio delle centralità e un progetto di rilettura degli spazi liberi, che si concentrano lungo la corona del Raccordo Anulare. 
Il tema dell’arcipelago nasce proprio dalla visione dei poli di nuova definizione e dei parchi consolidati cittadini quali atolli verdi esistenti o in via di definizione che necessitano di tornare in primo piano nella vita della città e di essere messi in rete tra loro, andando così a ricomporre quel mosaico ambientale complessivo di 129.000 ettari di superficie verde che fa capo al territorio comunale.

 

 

RIMINI_ UN RAGGIO VERDE PER RIMINI PROGETTO NUOVO PALACONGRESSI E RIQUALIFICAZIONE PARCO AUSA


l "Raggio Verde" costruisce un nuovo spazio urbano, un catalizzatore, che ha il fine di esportare cultura dal centro verso il mare e importare natura nel cuore della città.
Il "Raggio Verde" è un sogno - valorizzare gli spazi pubblici esistenti, arricchendoli nel tempo con interventi di 'connessione verde'.
Il "Raggio Verde" è un'ambizione - collegare fra di loro spazi diversi per costruire un sistema di fruizione pubblica.
Il "Raggio Verde" è una scoperta - posare lo sguardo su una Rimini inconsueta, che possa ospitare eventi e mostre temporanee,.
Il "Raggio Verde" è una risorsa - percorrere la città scoprendo a piedi o in bicicletta nuovi itinerari.
Il "Raggio Verde" è un impegno - coinvolgere cittadini, privati e amministrazione.

 

NAPOLI_UN NUOVO RAGGIO PER BAGNOLI

il Masterplan, finalizzato ad inquadrare l'area di intervento in un contesto di più vasta scala, ha stabilito una strategia di carattere paesistico-ambientale di grande respiro che ha come obiettivo prioritario da un lato salvaguardare l'elevata naturalità del sito di intervento e, dall’altro lato, cogliere l'occasione dell'intervento di messa in sicurezza del costone della realizzazione del nuovo canale pedemontano per esaltare le peculiarità geo-morfologiche del sito. In questo modo è stato definito un progetto paesistico-ambientale integrato a opere di ingegneria idraulica e di consolidamento e messa in sicurezza dei terreni instabili del versante occidentale della collina di Posillipo.